Respirazione e nutrizione

Nutrizione e problemi respiratori

Rapporto tra nutrizione e patologie respiratorie

Le malattie respiratorie, come asma e BPCO (BroncoPneumopatia Cronica Ostruttiva) sono caratterizzate da un’infiammazione sistemica e delle vie aeree, con conseguente ostruzione del flusso d’aria e deficit della funzionalità polmonare. La terapia farmacologica rimane il trattamento di elezione per questo tipo di patologie, ma la dieta e lo stile di vita costituiscono importanti fattori di rischio modificabili per lo sviluppo, la progressione e la gestione della malattia. Ad esempio, nei pazienti asmatici può essere utile l’assunzione di te e caffè per il contenuto di caffeina, che ha un ruolo di blando broncodilatatore, mentre si raccomanda di limitare l’assunzione di sale e di cibi processati ricchi di sale.

I benefici della dieta Mediterranea

Analizzando vari tipi di stili alimentari, la dieta Mediterranea è risultata essere la più protettiva nei confronti delle patologie respiratorie, mentre il modello occidentale, detto “western diet”, caratterizzato da un elevato consumo di cereali raffinati, zuccheri, carni rosse e grassi saturi, è associata a un maggior rischio di sviluppo di asma, soprattutto nei bambini, e BPCO.
Alla base della dieta Mediterranea troviamo un consumo quotidiano di alimenti come frutta, verdura, cereali integrali, olio extravergine di oliva, semi e frutta secca, fonti di vitamine, minerali e antiossidanti. Tra questi ultimi, in particolare, spiccano la vitamina C, la vitamina E, i flavonoidi e i carotenoidi, come il licopene. Studi hanno dimostrato il loro effetto nella riduzione dell’infiammazione, nella prevenzione di allergie respiratorie e asma e nel mantenimento di una buona salute polmonare. Non ci sono, però, evidenze che una loro supplementazione, ovvero l’incremento dell’assunzione di questi nutrienti attraverso integratori alimentari, possa portare a un maggiore beneficio. L’effetto protettivo deriva infatti dall’azione sinergica di questi nutrienti contenuti naturalmente all’interno degli alimenti, più che dal singolo nutriente.
L’assunzione di frutta, verdura e cereali integrali è importante anche per l’apporto di fibra, che svolge un’azione prebiotica a livello intestinale, favorendo la crescita di batteri positivi, in grado di produrre acidi grassi a catena corta (SCFAs) con effetto antiinfiammatorio.

Ruolo della vitamina D

È stato osservato che bassi livelli di vitamina D, che viene sintetizzata tramite esposizione solare, possano portare a un maggior rischio di patologie respiratorie infettive ed esacerbare condizioni di asma e BPCO. È importante, quindi, mantenere adeguati livelli plasmatici di vitamina D, tramite esposizione solare di viso e mani almeno 10-15 minuti per 2-3 volte alla settimana e valutare una integrazione in caso di carenza o insufficienza.Ruolo della vitamina D

Pesce e omega-3

Il consumo di olio di pesce e di supplementazioni di omega-3 potrebbero avere un ruolo protettivo contro BPCO e asma. Sono stati osservati effetti positivi sulla prevenzione del rischio di sviluppare asma nei bambini, supplementando le mamme durante la gravidanza con acidi grassi polinsaturi a lunga catena e DHA.
Al momento non ci sono però raccomandazioni di supplementazione di omega-3 tra gli asmatici, ma è sicuramente consigliato un consumo regolare di pesce nella dieta. Pesce e omega-3

BMI e patologie respiratorie

La malnutrizione per eccesso è sicuramente un fattore di rischio per lo sviluppo delle malattie respiratorie: il tessuto adiposo, infatti, causa effetti metabolici che contribuiscono a creare un link tra obesità ed asma.
Da esso, infatti, vengono rilasciati acidi grassi liberi e adipochine che vanno a peggiorare lo stato infiammatorio.
Gli interventi nutrizionali volti alla riduzione del peso possono dunque migliorare lo stato dell’asma, ma non solo: è stata anche osservata una relazione tra un indice di massa corporea (BMI) elevato e percentuale di massa grassa e sviluppo di BPCO.

La perdita di peso e di massa muscolare sono caratteristiche comuni tra i pazienti affetti da CODP in stato avanzato. Le cause della sottonutrizione dipendono sia da una ridotta assunzione di nutrienti dovuta a inappetenza, depressione, dispnea durante i pasti, ma anche da un maggior dispendio energetico dovuto all’infiammazione sistemica e allo stress ossidativo. Interventi nutrizionali di supplementazione energetica e di aminoacidi ramificati aiutano ad aumentare il peso e a migliorare la sintesi proteica e la massa muscolare. Il sulforafano, presente per esempio nei broccoli, e la curcumina sembrano invece avere un effetto antiossidante benefico.

BIBLIOGRAFIA

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Stoodley I, Williams L, Thompson C, et al. Evidence for lifestyle interventions in asthma. Breathe 2019; 15:e50–e61

Scoditti E, et al. Role of Diet in Chronic Obstructive Pulmonary Disease Prevention and Treatment. Nutrients. 2019; 11:1357

TESTO:
Francesca Monti Guarnieri
Biologa nutrizionista, Scienze dell’Alimentazione

REVISIONE:
Dott.ssa Michela Barichella, presidente Brain and Malnutrition Chronic Diseases Association

Il piatto sano

Come si compone il piatto sano

Come decidere cosa e quanto mangiare per seguire un’alimentazione sana ed equilibrata?

Gli esperti di nutrizione di Harvard hanno ideato il piatto del Mangiar Sano, ovvero una guida per creare pasti salutari e bilanciati, utilizzando come unità di misura un piatto.

Ortaggi e frutta (1/2 del piatto)
Idealmente la parte preponderante del piatto dovrebbe essere riempita con verdura, cotta e/o cruda, tenendo presente che le patate e i legumi vanno esclusi da questa categoria.
La parte più piccola del piatto è rappresentata, invece, dalla frutta.
Vale la regola della varietà (scegli prodotti di colori diversi) e, se possibile, della stagionalità.

Carboidrati complessi (1/4 del piatto)
Scegli diverse varietà di cereali in chicco, meglio se integrali, e loro derivati come pasta e pane.
In questa categoria rientrano anche patate, topinambur e pseudocereali come la quinoa. Limita i cereali raffinati come riso e pane bianco.

 

Proteine (1/4 del piatto)

Le fonti proteiche sono da alternare tra animali e vegetali: 

• Pesce (fresco o surgelato) almeno 2-3 volte alla settimana;

• Uova 2 volte alla settimana;

• Carni magre (pollame) 2-3 volte alla settimana; limita la carne rossa ed evita pancetta,

salumi e altre carni conservate;

• Legumi 2-3 volte alla settimana;

• Formaggi: vanno assunti con moderazione (1-2 volte alla settimana).

Condimento
Usa oli sani, come l’extravergine di oliva (EVO) per cucinare e per condire. Limita il burro ed evita i grassi idrogenati.

Si consiglia un consumo di latte e i latticini di 1-2 porzioni/die. Evita succhi di frutta e bevande zuccherate.

È necessario anche mantenersi idratati con acqua (almeno 1,5 L/die), ma anche te o caffè (non zuccherati) con moderazione.

BIBLIOGRAFIA

Harvard T.H. Chan School of Public Health. The Nutrition Source.
www.hsph.harvard.edu/nutritionsource

TESTO:
Francesca Monti Guarnieri
Biologa nutrizionista, Scienze dell’Alimentazione

REVISIONE:
Dott.ssa Michela Barichella, presidente Brain and Malnutrition Chronic Diseases Association 

Cibi amici e nemici
della respirazione

La dieta Mediterranea si basa sul consumo di frutta, verdura, cereali integrali, olio extravergine di oliva, pesce, frutta secca e semi. Essa apporta un pieno di vitamine, minerali, fibre e antiossidanti, preziosi alleati in grado di contrastare lo stato infiammatorio, tipico di numerose patologie, comprese quelle respiratorie, come asma e BPCO. È importante quindi seguire uno stile di vita sano e saper scegliere tra i vari alimenti quelli che possono essere d’aiuto nei confronti di queste condizioni e quali, invece, è meglio evitare o limitare.

Cibi amici della respirazione

Cibi nemici della respirazione

Cibi amici della respirazione

Cibi nemici della respirazione

Ricettario amico
della respirazione

Per migliorare e prevenire la salute polmonare è opportuno prediligere un’alimentazione varia, equilibrata e genuina, come quella di tipo Mediterraneo, in cui prevalgono alimenti come frutta, verdura, pesce e olio extravergine di oliva, importanti fonti di antiossidanti, fibra e acidi grassi polinsaturi.
Qui di seguito troverete una serie di ricette che sono un concentrato di nutrienti amici della respirazione.

Antipasti

1. HUMMUS DI CECI e CAROTE AL FORNO (ricetta vegana)

Oltre ad essere una ricetta a basso indice glicemico e priva di grassi saturi, ideale per iniziare un pasto facendo un pieno di fibre, contiene anche la curcuma, il cui principio attivo, la curcumina, svolge un’azione antinfiammatoria, utile nei casi di BPCO, ma anche di asma.

Ingredienti per 4 persone:

Per la preparazione dell’hummus versare i ceci (se si utilizzano in scatola sciacquarli e scolarli precedentemente), la tahina e l’aglio in un mixer, frullare alla massima velocità aggiungendo a poco a poco il succo di limone e, se necessario, qualche cucchiaio di acqua calda, fino al raggiungimento di una consistenza liscia e cremosa.
Versare il composto in una ciotola e unire olio, sale e paprika a piacere.

Per le carote al forno basta mondarle e lavarle accuratamente, tagliarle a metà nel senso della lunghezza e condirle con un mix di curcuma, pepe, erbe aromatiche a piacere e sale. Disporle su una teglia, aggiungere un cucchiaino di olio evo e infornare a 220°, già preriscaldato, per circa 20 minuti.

Servire le carote sia calde che fredde insieme all’hummus per un aperitivo sano e sfizioso.

2. BRUSCHETTA DI SALMONE e PESTO DI RUCOLA

Il salmone, oltre ad essere una buona fonte di proteine, è ricco di acidi grassi omega-3 e di minerali come il fosforo e il selenio. La rucola, nonostante l’ingannevole colore verde, contiene betacarotene e vitamina C, entrambi potenti antiossidanti.

Ingredienti per 4 persone:

Tritare la rucola con il Grana Padano e il basilico, aggiungendo l’olio a filo. Se necessario aggiungere qualche cucchiaio di acqua. Tostare poi le fette di pane in forno a 180° fino a leggera doratura.
Una volta sfornate, versare su ogni fetta un po’ di pesto di rucola e una fetta di salmone. È possibile spruzzare qualche goccia di succo di limone sul salmone.

Primi Piatti

3. PASTA CON PESTO DI BROCCOLI, ACCIUGHE e POMODORINI SECCHI

I broccoli contengono potenti antiossidanti, in grado di inibire o neutralizzare il danno cellulare causato dai radicali liberi. Ciò può comportare una riduzione dell’infiammazione e un effetto protettivo generale per la salute, anche polmonare. In particolare nei broccoli vi è un componente chiave, noto come sulforafano, che è quello che conferisce a questo ortaggio un leggero sapore amaro. Alcuni studi hanno dimostrato che questo nutriente può svolgere un ruolo nel migliorare la disintossicazione dalle tossine presenti nell’aria, come il fumo di sigaretta.
Il pomodoro secco, invece, apporta un altro importante antiossidante, il licopene, della famiglia dei carotenoidi, responsabile del colore rosso di questi ortaggi, ma contiene anche fibra e una buona quantità di sali minerali come zinco, rame, fosforo, potassio e selenio.

Ingredienti per 4 persone:

Tagliare e lavare i broccoli e cuocerli al vapore per una decina di minuti circa. Nel frattempo iniziare a mettere sul fuoco una pentola di acqua e, una volta giunta ad ebollizione, buttare la pasta.
Una volta pronti i broccoli, frullarli nel mixer insieme all’olio di oliva, un cucchiaio di acqua di cottura della pasta, le acciughe, un pizzico di sale e di peperoncino. Scolare la pasta, avendo cura di tenere da parte un po’ di acqua di cottura. Mettere la pasta in una padella con il pesto di broccoli, mescolare e saltare per qualche secondo; per rendere il tutto più cremoso è possibile versare qualche cucchiaio di acqua di cottura. Infine aggiungere i pomodorini secchi, un filo di olio a crudo e servire.

4. COUS COUS con DATTERINO GIALLO, CECI e ZUCCHINE
(Piatto unico, vegano)

Questa ricetta è un concentrato di fibre e vitamine, provenienti dai legumi e dalle verdure.
L’insieme dei cereali (cous cous) con la fonte proteica derivante dai ceci rende il piatto completo dal punto di vista nutrizionale (piatto unico). Il datterino giallo è comunque molto ricco di antiossidanti e la curcuma aggiunta in cottura alle zucchine colora e rende ancora più salutare il piatto. Se si aggiunge anche un po’ di pepe si renderà anche più facilmente assorbibile la curcumina.

Ingredienti per 4 persone:

Per cuocere il cous cous basta metterlo in una ciotola aggiungendo acqua calda leggermente salata (per il doppio del suo peso), lasciarlo riposare qualche minuto e poi sgranarlo.
Lavare e tagliare le zucchine e cuocerle in padella per qualche minuto con un goccio di olio, curcuma e pepe.
Tagliare i datterini a metà e sminuzzare un po’ di menta.
Unire gli ingredienti al cous cous e ai ceci lessati (o precotti) e condire con un filo di olio EVO e servire!

Secondi Piatti

5. TRANCIO DI TONNO IN CROSTA DI SEMI Di SESAMO E LINO

Con questo piatto è possibile fare incetta di omega-3. Questi provengono non solo, come risaputo, dal pesce, ma anche dal sesamo e dai semi di lino. Questi semi rappresentano anche una buona fonte di fibra. Per ottenere un maggiore beneficio dai semi di lino è consigliabile tritarli prima del loro utilizzo.

Ingredienti per 4 persone:

Massaggiare i filetti di tonno con l’olio emulsionato con il succo di limone, il sale e il pepe.
Tritare grossolanamente i semi di lino con un mixer.
Quando il tonno sarà ben avvolto dal condimento passarlo in un piatto con i semi di sesamo mescolati con i semi di lino tritati. Coprirli completamente anche sui bordi e iniziare a scaldare una piastra antiaderente.
Cuocere i tranci sulla piastra preriscaldata un minuto per lato o comunque in base allo spessore delle fette stesse.
Impiattare e fare riposare qualche minuto prima di servire. Si accompagna bene da un contorno di insalata mista fresca.

6. POLLO ALLA CACCIATORA CON OLIVE E CAPPERI

Questo piatto abbonda di prodotti tipici della dieta Mediterranea. I capperi e le olive sono fonti di quercetina, un antiossidante ad azione antinfiammatoria, mentre la polpa di pomodoro apporta una buona quantità di licopene. Quest’ultimo è una molecola termoresistente e i processi di lunga cottura ne favoriscono una maggiore liberazione. Il pollo è tra le carni bianche consigliate anche un paio di volte a settimana.

Ingredienti per 4 persone:

Versare l’olio in una padella capiente antiaderente e fare soffriggere a fiamma bassa lo spicchio di aglio in camicia. Una volta dorato, togliere l’aglio e aggiungere i pezzi di pollo. Far rosolare a fiamma vivace e far dorare da ambo i lati per circa 10 minuti in tutto. Sfumare poi con l’aceto e abbassare la fiamma fino ad evaporazione. Aggiustare di sale e unire i capperi (precedentemente sciacquati dal sale) e le olive. Aggiungere la polpa di pomodoro e lasciare cuocere per 20 minuti a fiamma medio-bassa. Ogni tanto girare con un cucchiaio per amalgamare tutto.
Controllare la cottura, verificando che la carne all’interno sia perfettamente bianca. Servire il pollo alla cacciatora ben caldo su un piatto da portare ricoprendolo con un mestolo del suo condimento.
È possibile renderlo un piatto unico accompagnando il pollo con una porzione di riso basmati bollito.

Contorni

7. CONTORNO di FINOCCHI GRATINATI (ricetta vegetariana)

Con questo piatto è possibile fare incetta di omega-3. Questi provengono non solo, come risaputo, dal pesce, ma anche dal sesamo e dai semi di lino. Questi semi rappresentano anche una buona fonte di fibra. Per ottenere un maggiore beneficio dai semi di lino è consigliabile tritarli prima del loro utilizzo.

Ingredienti per 4 persone:

Per creare la panatura mescolare pangrattato, Grana Padano, erbe aromatiche, curcuma, pepe, sale.
Mondare i finocchi, tagliarli a fettine sottili, tamponarli con un panno pulito per eliminare l’acqua in eccesso e metterli in una ciotola capiente. Aggiungere la panatura, lasciandone da parte una piccola parte, e mescolare. Stendere i finocchi su una teglia da forno e cospargere con la panatura rimasta e con un filo di olio.
Infornare in forno statico a 200 C° per 20 minuti, impostando la funzione grill per gli ultimi 5 minuti.

8. CAPONATINA DI MELANZANE E PEPERONI (ricetta vegana)

Questa ricetta è una versione più leggera della classica caponata perché non prevede frittura, ma è comunque saporita come l’originale. È possibile utilizzarla come contorno, ma anche come antipasto o condimento di primi piatti (pasta o riso). L’insieme delle varie verdure, dei capperi e delle olive fornisce un complesso di vitamine, fibra e antiossidanti.

Ingredienti per 4 persone:

Per prima cosa lavare e tagliare a cubetti le melanzane, il sedano e i peperoni, avendo cura di eliminare il picciolo, i semi e i filamenti bianchi. Lavare, sbucciare e tagliare anche i pomodori. Per facilitare la spelatura si possono tuffare per uno o due minuti in acqua bollente. Tritare finemente la cipolla e mettere a scaldare l’olio in una padella dai bordi alti. Unire sedano e cipolla e lasciare soffriggere per 2-3 minuti. Quando la cipolla si sarà ammorbidita, aggiungere le melanzane e mescolare per qualche minuto. Infine aggiungere peperoni e pomodoro e aggiustare di sale. Abbassare la fiamma, coprire con un coperchio e lasciare cuocere per 6-7 minuti, mescolando di tanto in tanto. Nel frattempo dissalare i capperi e unirli insieme alle olive alla caponata e proseguire la cottura per altri 5-6 minuti. Una volta pronto, aggiungere il basilico e lasciare riposare. Servire con una manciata di pinoli precedentemente tostati.

Dolci e spuntini

9. COPPA DI YOGURT (ricetta latto-ovo vegetariana)

Questo dessert, che può essere una buona soluzione anche per la colazione, prevede l’utilizzo di noci e dei semi di chia, che sono un’ottima fonte di acidi grassi omega-3, oltre che di fibra, calcio, magnesio e fosforo. I lamponi, invece, hanno un potere antiossidante e si possono sostituire con altri frutti rossi, come fragole, mirtilli o more, dalle stesse proprietà.

Ingredienti per 4 persone:

Tritare i biscotti e le noci con un goccio di latte, fino ad ottenere un composto malleabile, che costituirà lo strato inferiore. Sistemare il composto sul fondo di un bicchiere o una coppetta.
Mescolare lo yogurt greco alle gocce di cioccolato fondente e versare sopra il primo strato.
Per il topping, frullare i lamponi e aggiungere i semi di chia.
Lasciare riposare in frigorifero almeno 30 minuti prima di servire.

10. TORTA DI CIOCCOLATO E DATTERI

È un dolce sfizioso, ma anche sano e genuino, ottimo per un fine pasto, una merenda o una colazione. Il cioccolato fondente e le mandorle sono gli ingredienti “amici” della respirazione che forniscono flavonoidi e vitamina E, oltre che un gusto unico a questa torta.

Ingredienti per 4 persone:

Tritare il cioccolato finemente con un mixer. Sciogliere il burro chiarificato e frullarlo con i datteri, l’uovo e la bevanda vegetale. Tagliare grossolanamente a coltello le mandorle e tenerle da parte. In una ciotola setacciare farina, lievito e vaniglia.
Aggiungere gli ingredienti liquidi precedentemente frullati e il cioccolato. Amalgamare. Da ultimo aggiungere le mandorle e mescolare velocemente. Mettere in una tortiera piccola (18/20 cm) e cuocere per 45-50 minuti in forno statico a 180 gradi (precedentemente portato a temperatura).

N.B: gli alimenti contrassegnati da asterisco (*) sono possibili allergeni che potrebbero scatenare reazioni allergiche in persone soggette e predisposte.
TESTO:
Francesca Monti Guarnieri Biologa nutrizionista, Scienze dell’Alimentazione

REVISIONE:
Dott.ssa Michela Barichella, presidente Brain and Malnutrition Chronic Diseases Association

Alimentazione ed esercizio fisico

Il ruolo dell’esercizio fisico

Una corretta alimentazione e l’attività fisica sono da sempre considerate aspetti fondamentali per avere uno stile di vita sano e per evitare di conseguenza l’insorgenza di patologie metaboliche, cronico – degenerative e complicanze respiratorie.



È infatti ormai noto e sostenuto anche dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), che una dieta poco sana e uno stile di vita sedentario costituiscono il quarto fattore di rischio di morte in tutto il mondo; sono infatti considerati le principali cause di insorgenza di numerose patologie non trasmissibili come cancro, diabete, malattie cardiovascolari e patologie respiratorie.



L’attività fisica è un importante mediatore dei processi infiammatori che interessano, sia positivamente che negativamente, il sistema immunitario, anche a seconda della sua tipologia e intensità; alcuni studi, infatti, sostengono che quest’ultima sia una variabile importante, così come la frequenza, la tipologia di esercizio e il tempo dedicato all’attività stessa. Ad esempio, uno studio condotto nel 2018 ha suggerito che lo yoga può ridurre i marcatori pro-infiammatori come l’IL-1β (Interleuchina 1-β), suggerendo una sua possibile implicazione terapeutica e preventiva nei confronti di diverse patologie infiammatorie e respiratorie, mentre altre evidenze dimostrano che livelli da moderati ad alti di attività fisica regolare sono associati a un ridotto declino della funzione polmonare e a un minor rischio di sviluppare BPCO tra i fumatori.



Nei pazienti con malattie respiratorie è importante agire sulla perdita della massa grassa, mantenendo, però, la massa magra.

Per i soggetti asmatici sembra che un’attività fisica regolare associata alla pratica dello yoga e ad esercizi di respirazione possa portare a un miglioramento della funzionalità polmonare e a una riduzione dell’iperventilazione.

Nei pazienti affetti da BPCO è consigliato svolgere una riabilitazione polmonare per ridurre la dispnea; l’esercizio fisico più indicato risulta una combinazione di allenamenti di resistenza e di forza.

Nutrizione come alleata dello sport

L’attività fisica comporta un incremento del dispendio energetico di una persona, che deve essere compensato con un’adeguata quantità calorica.

La piramide alimentare è uno strumento che suggerisce le buone abitudini alimentari di un individuo, riportando la frequenza con la quale i diversi alimenti dovrebbero essere consumati, dividendo i cibi per categorie a seconda dell’apporto di nutrienti che forniscono.

In generale, i principi nutritivi necessari al sostentamento dell’organismo si suddividono in:

Macronutrienti:

• proteine, fondamentali per la costituzione e il mantenimento della massa muscolare;

• carboidrati, atti a mantenere un livello adeguato di glucosio nel sangue e a reintegrare
il glicogeno alla fine dell’attività fisica;

• lipidi, che vengono utilizzati dal nostro organismo come fonte energetica negli sforzi
fisici di intensità medio bassa.

Micronutrienti:
sostanze nutritive assunte in piccole quantità come le vitamine e i sali minerali, che contribuiscono al mantenimento dell’equilibrio idrico e regolano alcune funzioni neuro-muscolari.

È fondamentale anche un’assunzione costante e controllata di acqua, per reintegrare le perdite idriche e saline perse durante lo sforzo fisico.

In linea generale il pasto prima di un allenamento deve essere leggero, con un contenuto percentualmente più elevato di carboidrati rispetto agli altri macronutrienti.

Se si è digiuni da molte ore è consigliabile uno spuntino pre-allenamento, preferibilmente costituito da una fonte di carboidrati semplici, come frutta o marmellata, una di carboidrati complessi, come pane o fette biscottate e una fonte proteica facilmente digeribile, come ricotta o yogurt.

Al termine dell’attività il corpo è più sensibile al glucosio per cui è bene consumare il pasto nell’immediato post-allenamento, reintegrando soprattutto carboidrati e proteine.
Una corretta alimentazione, associata eventualmente a un’integrazione nutrizionale nello sportivo, è utile a evitare il calo ponderale e contribuisce all’aumento della massa muscolare.

I soggetti malnutriti affetti da BPCO, per esempio, potrebbero beneficiare di integrazione di supplementi specifici per il muscolo, come gli aminoacidi. Non sono necessarie, invece, integrazioni di vitamine e minerali se la dieta risulta equilibrata. Il tipo di trattamento nutrizionale e di attività fisica va comunque calibrato a seconda del tipo di paziente.

I cambiamenti nello stile alimentare negli ultimi decenni, che hanno comportato una diminuzione del consumo di frutta, verdura, cereali integrali e pesce e un aumento del consumo di alimenti trasformati e raffinati, sembrano aver fortemente contribuito, principalmente nei Paesi in via di sviluppo, all’aumento dell’insorgenza di malattie croniche, inclusa la BPCO.

Nonostante l’ampia diffusione di questa conoscenza, meno del 50% della popolazione svolge effettivamente l’attività fisica raccomandata e meno del 25% consuma cibi sani. Pertanto, come suggerito dall’OMS, gli interventi e le politiche che si concentrano sulla promozione di una corretta dieta, di un’adeguata attività fisica e che mirano a combattere un comportamento sedentario sono al centro di varie discipline scientifiche e organizzazioni sanitarie e politiche.

Scegli cosa continuare a leggere: Conoscere l’Asma oppure Conoscere la BPCO
BIBLIOGRAFIA

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Stoodley I, Williams L, Thompson C, et al. Evidence for lifestyle interventions in asthma. Breathe 2019; 15:e50–e61.